La costellazione di Orione: come l'astrofotografia amatoriale si lega alla mitologia antica
Di Davide Ciccariello e Gabriele Costella
Inoltre, nella foto soprastante, sono visibili numerosi oggetti del cielo profondo (nebulose): la Nebulosa di Orione (M42) e la Nebulosa De Mairan (M43) nella Spada; le nebulose Fiamma (NGC 2024) e Testa di Cavallo (Barnard 33) vicino al Alnitak; la nebulosa M78, situata all’incirca alla stessa altezza di Mintaka, ma spostandosi di 3° a est (quindi verso sinistra); la Nebulosa Testa di Strega nei pressi di Rigel. Infine è visibile un alone rosso lungo tutta la costellazione: quello è il Complesso nebuloso molecolare di Orione, il Barnard Loop (Anello di Barnard). Le Nebulose M42 e M43 sono poste “davanti” ad un famoso ammasso aperto, quello del Trapezio di Orione, che ha la funzione di “eccitare”, “illuminare” le due nebulose ed è chiamato così perché le stelle principali sono 4 e poste a forma di trapezio.
Astrofotografia a cura di Gabriele Costella
Articolo e revisione a cura di Davide Ciccariello